” LA NOTTE IN PIENO GIORNO”-Nuovi enigmi con duplice soluzione” di CRISTIANO RAFANELLI-BETTI EDITORE- 28.09.24
28 Settembre 2024” NON SI UCCIDE IL PRIMO CHE PASSA” di CHRISTIAN FRASCELLA- EINAUDI- 03-10-2024
3 Ottobre 2024Come Romeo Calandri era stato ucciso in maniera efferata, brutale, diciamo “giustiziato nel modo che al resto del mondo fosse chiaro a tutti la fine riservata a chi sgarrava. Del delitto era stato accusato Carmelo Musci, un killer della n’drangheta, pur se le modalità dell’esecuzione non rientravano
nei suoi metodi.Successivamente scompariva Luciano Orsi, socio del Calandri,era lo stesso giorno dell’uccisione del Calandri. Orsi era marito di Arianna,anche lei nella società. e amante del Calandri
Ma si scopre che Orsi non è morto,, viene ritrovato in una barca al largo di Cesenatico.Ma non è in grado ri rivelare alcunchè,ha perso la memoria.
Della memoria Soneri, che si vede affidare il caso,ne sta facendo un caso personale, perché la ritiene poco attendibile, lui stesso ne è la prova, con certi
ricordi molto difformi da quelli di altri suoi coetanei di quei tempi con cui è ancora in relazione e questo lo spinge a chiedersi se ci si può fidare della memoria.
E quindi, tornando all’indagine affidatagli,, con il lavoro degli investigatori, quindi l’indagine classica dei poliziotti,ma con un duplice quesito, ovvero
quanto c’è di vero nei nostri ricordi e quanto sono attendibili ? Ma l’indagine può anche surrogata dalla tecnologia che può portare a nuove risultanze sui
casi in esame, anche quelli del passato, facendo quindi giungere anche a tutt’altre conclusioni. E questo è un altro colpo per l’Ego di Soneri, che per
evidenti ragioni anagrafiche non è addentro ai misteri della tecnologia e non vorrebbe avvalersene, salvo scoprire, grazi ai suoi collaboratori più
giovani,che si puo’ arrivare a nuovi approfondimenti di indagini e al rilevamento di incongruenze su casi del passato.
E così Soneri sul caso Calandri diventa sempre più critico sul come sono state condotte le indagini, specie sul coinvolgimento di Musci, che forse è meno colpevole di quanto è stato ritenuto.
Una nuova indagine per il commissario Soneri, un Soneri abbastanza invecchiato, pieno di dubbi esistenziali, e così in questa storia VALERIO VARESI sembra
quasi voler arrivare a indagare sugli aspetti più oscuri dell’animo umano e della società in cui si vive.
Con il romanzo noir VUOTI DI MEMORIA tornano così alla ribalta Valerio Varesi e il suo commissario più amato, il Commissario Soneri. Questa volta il nostro
autore più amato in Francia, accoppia alla consueta indagine poliziesca una indagine parallela che lo metterà a confronto con le variazioni infinite della
mente umana. E delle stesse variazioni se ne considera la prova vivente perchè ricordi confusi o addidittura smarriti o rimossi della sua gioventù lo rendono sempre più preoccupato o , addirittura intrattabile. Questo vale in primis per la sua sfera privata, e finirà per risentirne anche il suo rapporto
con Angela,ma principalmente, per uno che fa il mestiere dell’investigatore non è certo uba considerazione che ti fa stare tranquillo. Ecco quindi i “Vuoti di memoria”di cui al titolo.
Prima l’uccisione di Romeo Calandri, una morte che sa di esecuzione e di lezione allo stesso tempo per lo scempio fatto del corpo, poi la scoperta della presunta morte del suo socio Luciano Orsi,, scomparso il giorno di quella brutta morte attribuita a un sicario della n’drangheta. Orsi è ritenuto moranche lui, ma improvvisamente ricompare a distanza di molti mesi su una barca al largo di Cesenatico, ma è affetto da amnesia, per cui non è in grado di dire cosa abbia fatto in questo periodo.
Per arrivare a sciogliere l’enigma Soneri, pur contrario alla tecnologia, si dovrà affidare al giovane Juvara, mago del computer.Da questo usciranno tante valanghe di notizie ma nessuna verità certa, d’altra parte Orsi è stato irreperibile per nove mesi e non è facile ricostruire un periodo così lungo. tanto
più che non si può contare sul protagonista, affetto da amnesia dissociativa.
Soneri. già alle prese con il problema di accertare cosa ci sia di vero nei nostri ricordi di ora dovrà quindi passare a considerare l’utilità della tecnologia che fornisce dati su dati. Può così allargare il ventaglio delle soluzioni e del resto sui risultati dati per scontati sull’omicidio Calandri
si registreranno una ventata di nuove possibilità.così si ricomincia a riesaminare il caso.
Non è facile il cammino del commissario, uomo abbastanza complicato di suo,il che a volte gli puo’rendere complicati rapporti umani, vedi anche quelli con
Angela, la sua donna. Un continuo flusso e riflusso di situazioni, approcci,considerazioni che certamente definiscono meglio i personaggi.
Soneri addirittura vorrebbe azzerare i ricordi, ma Angela lo rimbrotta sorridendo che non si può “Ti lamenti con gli smemorati e adesso vorresti cancellare i ricordi?”. Ma lui ribatte che forse Orsi vive meglio senza ricordi. E la compagna ribatte che non è possibile neppure questo, “noi stessi siamo la nostra
memoria”.
Di Soleri colpisce in questo romanzo il rapporto che instaura con personaggi che incrocia strada facendo,Zefirino, l’archivista,Sbarazza,il clochard buon-
gistaio,Nanetti, il dottore amico, ms ancor più il “maniacale” rapporto con la città che percorre in lungo e in largo, e con maggior soddisfazione, l’immergersi nella nebbia, tipica della città di Parma,quasi a voler cercare nella visione ovattata della natura la corrispondente visione ovattata della mente e dell’animo umano. Uno strano “rimbalzare sulla mmoria, quella umana, quella del computer, quella della città e dei suoi segreti.§
Ma torniamo alla realtà, Soneri non è tipo che si arrende,sa tenere a bada p.m. e questore, pur apparentemente burbero si fa amare dai colleghi. anche i più giovani. Percorre chilometri per la sua Parma, sembra che giri a vuoto,ma tiene impegnato il cervello, anche i particolari più minimi riesce sempre a
focalizzarli. Un Maigret di casa nostra con i suoi convincimenti, le sue piccole manie, il suo chiudersi in se stesso, specie dopo che il rapporto con Angela sembra sempre più sfuggente, o forse è lui che si crea problemi anche quando non ci sono.VARESI ci sembra abbia voluto “approfondire” il rapporto con il suo protagonista preferito, ma crediamo che i lettiri, scontato il gradimento per il ritorno del commissario, hanno anche il piacere di vedere il§
loro beniamino messo in grande evidenza, umanizzandolo molto sul piano della persona.
Qui si parla di delitti, di racket, di mafie straniere, tanti i personaggi coinvolti, con Varesi che del resto vuole raccontare una storia variegata, fatta di tanti aspetti e profili.>
Molti i riferimenti ai temi sociali e ambientali, alla “stramba”società in cui viviamo, in ui gli equilibri, le memorie, i rapporti umani sono sempre più insicuri.
Ad ogni buon conto ben tornato Soneri !
GIUSEPPE PREVITI